Sin dalla notte dei tempi, nel corso della storia, l’essere umano ha “marchiato” deliberatamente la propria pelle in modo permanente, per un’infinità di motivi. Citeremo fra tanti, solo i più frequenti: riti di passaggio, protezione contro i demoni, stentazione di status sociale o di condizione economica, terapia medica, beatificazione, ricordo e persino garanzia per accedere all’Aldilà dopo la morte. Comune denominatore che sottende tutte queste esperienze è il concetto di base secondo il quale il tatuaggio è latore di un messaggio. Alcune volte ha una valenza di ordine generale come, per esempio, i tatuaggi eseguiti per bellezza e richiamo sessuale; altre volte, invece, il suo significato è specifico, come nel caso del simbolo del lignaggio familiare. In tutti i casi, comunque, i tatuaggi sono delle libere forme di espressione. L’idea che il tatuaggio sia in grado di esprimere e manifestare concetti differenti e possa, pertanto, essere considerato un vero e proprio mezzo di comunicazione non è certo nuova. Questo, anzi, è un aspetto che tutti amano sottolineare: scrittori, osservatori, tatuatori e , ovviamente, i tatuati. Il simbolismo che si esprime attraverso l’arte del tatuaggio, spesso non è un’espressione diretta, quanto piuttosto un appello, un richiamo al subconscio e all’intuizione.
Fabio Tattoo |
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